di Valeria Anastasi –
In data 15/11 sono iniziati da parte di Rocchetta spa i lavori di abbattimento del cabinotto costruito intorno al pozzo di emungimento denominato R1 e sito dietro all’ex pizzeria omonima. Il cabinotto è stato dichiarato abusivo per effetto della sentenza n 05022/2021 e condannato all’abbattimento dopo decenni di indagini, avviate dagli esposti della C o m u n a n z a Agraria Appennino Gualdese dopo la sua ricostituzione, in cui è stata riscontrata e accertata, l’assenza dei necessari titoli per la costruzione. I lavori, sempre per effetto della succitata sentenza, dovrebbero riguardare la demolizione della costruzione in muratura e non prevedono nessun altro rifacimento, inoltre interesserebbero, sempre secondo quanto stabilito dal provvedimento, tutte le opere abusive costruite in questi anni. Per il momento riguardano il pozzo R1, anche se non è ben chiaro in cosa consistano i lavori in corso.
In data 19/11 invece è stata inviata dai Comitati e dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese, una seconda richiesta di esecuzione prove con traccianti artificiali, per accertare il grado di influenza dei prelievi per scopi commerciali sul sistema di approvvigionamento per uso potabile e sulla portata del Feo. L’importanza di comprendere il reale stato di salute del Fiume Feo e il conseguente Deflusso Minimo Vitale, ovvero la quantità minima di acqua necessaria al mantenimento delle condizioni biotiche a biotiche naturali dell’ecosistema fluviale, come previsto dalla normativa vigente a tutela delle acque, nasce anche dalla preoccupazione che ha destato l’andamento irregolare e anomalo perfino per un torrente quale è il Feo, osservato e segnalato fin dall’estate scorsa dai cittadini presenti al presidio. Va precisato che è stato necessario reiterare la richiesta perché alla prima, inviata in data 5 ottobre, al Prefetto, al Servizio Idrico della Regione Umbria e all’Arpa Umbria, non è seguita nessuna risposta né contraria né favorevole.
