A colloquio con la campionessa di Mountain Bike Alice Simonetti

di Melania El Khayat –

Ma dove vai, bellezza, in bi­cicletta… ironizzava una can­zoncina d’altri tempi, che as­sociava all’idea di donna, con non poco maschilismo, il ver­bo “andare”, come a dire che più di tanto una ragazza… be’, in bici non va, pur pedalando con ardore. Niente di più fal­so! Noi, infatti, abbiamo scelto una ragazza in grado di filare a 50 km/h in salita e di far man­giare la polvere anche a tanti colleghi maschi.

Quattro volte campionessa re­gionale nella disciplina cross country, altrettante volte cam­pionessa nella marathon, tre volte campionessa regionale di ciclocross, una convocazione in nazionale, ha partecipato al campionato europeo nel 2016; ha ottenuto il terzo podio in una gara di Coppa Italia, ha vinto il Grand Prix del centro Italia nel 2015.

Alice Simonetti ha solo 17 anni, viene da Costacciaro, frequenta la classe III C del liceo scientifico all’Istituto Ca­simiri ed è già un’atleta affer­mata, nonostante l’aria gentile, tutt’altro che aggressiva.

Ha vinto diversi titoli, che sono frutto di un lungo e duro lavo­ro. Infatti, Alice si allena da quando aveva solamente set­te anni. Non l’ha mai sentito come un peso, afferma, perché allenarsi da bambina è stato per lei uno stimolo a praticare uno stile di vita sano ed attivo.

La sua è una passione di fami­glia, dato che sono stati suo pa­dre e suo fratello – anche loro sportivi e appassionati di cicli­smo – ad introdurre la giovane Alice a questo sport.

Si allena costantemente, tra bici e palestra, per un totale di due o tre ore al giorno, sei gior­ni su sette.

Un lavoro che richiede molto tempo, quindi, per cui non tutti sarebbero in grado di concilia­re lo sport e la scuola. Eseguire prestazioni agonistiche ad alto livello e allo stesso tempo ave­re una buona media scolastica? Costanza nello studio e orga­nizzazione, ma anche passione e voglia di fare sono gli ele­menti necessari per avere suc­cesso nello studio così come nello sport.

In questo modo, Alice riesce ad ottenere ottimi risultati in entrambi i campi.

Per quanto riguarda i settori dello sport stesso, invece, le specialità della giovane atleta sono il cross country e olim­pico. Il cross country è la disci­plina della mountain bike più vicina al classico ciclismo ed è una competizione effettuata su terreni misti in circuiti ripetuti più volte. L’olimpico, invece, consiste in un circuito che vai dai 3 ai 5 chilometri. Sono gare molto intense che durano un’o­ra e dieci minuti circa.

Ovviamente, anche l’alimenta­zione dell’atleta è influenzata dall’attività sportiva. Una re­gime alimentare corretto do­vrebbe fornire all’organismo le molecole utili per svolgere le funzioni fisiologiche, pro­muovere un incremento della massa muscolare, ottimizzare il lavoro fisico e reintegrare le perdite dovute allo stress fisico e mentale dell’atleta. Ma Alice sottolinea che comunque non è necessario calcolare fiscalmen­te ogni caloria assunta: “Man­gio di tutto, perché alla fine mi alleno tanto, ma sempre in quantità moderate”.

Infine, la ragazza conclude descrivendo la mountain bike agonistica da una prospettiva femminile.

“E’ uno sport faticoso, su que­sto non ci sono dubbi. Già dal­la mia categoria, quella junior, molte ragazze mollano perché incomincia a farsi veramente dura. Io voglio continuare ad andare avanti: credo che ogni ragazza possa raggiungere l’o­biettivo che ha intenzione di raggiungere. Bastano tanto la­voro e tanto sforzo”.

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