di Daniele Amoni
La grande diffusione che aveva incontrato il mezzo fotografico stava contagiando anche la città di Gualdo Tadino che, attraverso alcuni appassionati, decide di organizzare nel 1905 un vero e proprio concorso fotografico a carattere nazionale.
La commissione organizzatrice e giudicatrice, composta dai signori Aristide Confidati, Marino Guerra Baldelli (1881-1952), dott. Ruggero Guerrieri (1873-1948), prof. Giuseppe Discepoli (1853-1919), Angelo Lucarelli (1881-1929) e Angelo Traversari (1867-1910), stila un lungo e analitico bando di concorso – pubblicato anche nel Bollettino fotografico di Milano – che richiama una nutrita serie di concorrenti, tutti dilettanti, la maggior parte dei quali provenienti da Genova.
La classifica riportata dai quotidiani risulta essere la seguente:
1° classificato, Edoardo Poggi di Genova il quale “presenta una serie di 12 fotografie in formato 13×18 le quali se non tecnicamente perfette, sono in parte interessanti e con dettaglio finissimo ed altre con effetti lunari veramente sorprendenti”.
2° classificato, Luigi Lippolis di Livorno “ci manda 21 fotografie di differenti formati che si distinguono sopra tutte le altre, sia per la montatura, sia per qualche speciale processo di stampa adoperato”.
3° classificato, Gian Emilio Monevi di Genova “presenta in montatura uniforme 18 fotografie costituenti alcuni suoi studi, dei quali soprattutto belli quelli di testa con effetti di luce rimarchevoli”.
4° classificato, Luigi Mengoli di Terni “invia in formato 9×12 n.8 vedute e scenette di Terni e dintorni. Non mancano d’interesse nel loro insieme e trattate con una certa accuratezza”.
5° classificato, Umberto Cozza di Verona “invia 8 fotografie accuratamente trattate alcune delle quali non mancano d’un certo valore artistico”.
6° classificato, anzi classificati, i signori Delfino e Cereti di Genova “inviano una serie di 20 fotografie in piccolo formato. Benchè la montatura di queste sia molto deficiente nondimeno per la scelta dei soggetti s’è riscontrato in essi un certo gusto artistico”.
7° classificato, Enrico Vassallo di Genova “presenta 4 fotografie in formato 9×12 consistenti in vedute di Genova e Porto. Benchè anch’esse montate troppo alla buona, nondimeno queste vedute sono prese con molta nitidezza e dettaglio”.
La commissione assegna anche alcune menzioni onorevoli.
1° grado: Giulio Bompard (Bologna)
2° grado: Aristide Angeli (Roma), Ida Saccani (Milano) e Teresa De Giorgis (Firenze)
3° grado: Luigi Barbetti (Genova), Gisberto Leoni (Ponte San Giovanni).
I giurati ricordano, inoltre, “con lode” il concorrente gualdese sig. Umberto Sergiacomi (1885-1978) per la sua immagine “Ritorno del Mulattiere”, soggetto che “benchè male riuscito è stato nondimeno ben ideato e di molta naturalezza”.
La mostra, ospitata nella sala maggiore del Municipio, è solennemente inaugurata giovedì 22 febbraio alle ore 14,30 alla presenza delle autorità cittadine che confermano l’ottimo risultato dell’iniziativa “considerando che numerosissimi concorrenti, specialmente delle primarie città importanti, risposero all’appello bandito da alcuni giovani dilettati della nostra città”.
Il sig. Angelo Traversari, sulle note vibranti di una scelta musica, annuncia l’apertura della mostra con le opere elegantemente disposte e distribuite “su apposite tavole ricoperte di serici drappi”. Alle poche parole del Traversari, segue un esaustivo discorso del sig. Marino Guerra Baldelli “tratteggiante felicemente l’arte fotografica e facendo risultare che anche Gualdo, nella sua piccolezza, apprezza l’arte che in tutto e per tutto rispecchia il buono, il vero ed il bello. Nella verve del suo discorso ricordò (e noi applaudiamo a quanto disse) la persona del cav. Ugo Guerrieri (1850-1919, ndr) che 38 anni or sono fu il primo a portare nella nostra Gualdo l’arte nobile della fotografia che, allora incipiente, richiedeva pazienza, ingegno e buona volontà, onde i lavori potessero bene o male riuscire: ma a lode del vero il Guerrieri vi riuscì e ne abbiamo autentiche prove di splendide fotografie. I molti visitatori con entusiasmo visitarono le tante fotografie, in modo speciale quelle che il giurì dichiarò meritevoli di premio ed ammirarono anche con compiacenza un semibusto del nostro Matteo da Gualdo, opera ben riuscita ed encomiata del giovanetto Siro Storelli, nostro concittadino di 14 anni, opera che dignitosa e severa posa su colonna, quale vigile custode dell’arte che Gualdo Tadino ha sempre coltivato con passione”.
A proposito di Aristide Confidati (Gualdo Tadino 1872-1951), ricordiamo che fu segretario dell’Amministrazione Appennino Gualdese e uno dei primi fotoamatori. Diverse immagini, scattate tra il 1906 e il 1915, recano infatti nel retro il timbro “Aristide Confidati – Gualdo Tadino”. Aprì un proprio laboratorio fotografico a livello artigianale dove stampava le sue foto riprese con una macchina a soffietto di grandi dimensioni. Fu corrispondente per il settimanale di cronaca illustrata “Zig-Zag” di Torino dal 1910 al 1913. Le sue opere, che ritraggono aspetti quotidiani della vita sociale locale, per la perfezione di stampa rimangono un importante documento del periodo pre-bellico. Sposò Maria Carolina Travaglini (Gagliole, Macerata, 1869 – Gualdo Tadino 1920) dalla quale ebbe due maschi, Ettore (1905-1926) e Aldo (Gualdo Tadino 1907 – Roma 1949) ed una femmina Evelina (1901-1967) sposata con lo scultore Siro Storelli (1890-1966).
