di Chiara Fidati –
Tutti noi siamo abituati ad utilizzare indistintamente le parole nutrizione ed alimentazione. Ma quando parliamo di alimentazione ci riferiamo a tutto quell’insieme dei processi che grazie all’assunzione dei prodotti sia di origine animale che vegetale, riescono a fornire al nostro organismo tutti i nutrienti necessari per il suo sviluppo e il suo mantenimento. Il concetto di “nutrizione” deve essere affrontato, invece, partendo da due punti di vista diversi tra loro. Il punto di vista fisiologico, innanzitutto: la nutrizione, riguarda tutti i processi messi in campo dagli esseri viventi, per riuscire ad utilizzare tutti i nutrienti in grado mandare avanti il metabolismo, la crescita, lo sviluppo e il mantenimento dell’organismo stesso. Il punto di vista, poi, scientifico, da cui ci occupiamo dell’insieme dei processi che riguardano la funzione e lo scambio di energia e nutrienti nel nostro organismo. Con Nutrizione, ci riferiamo allo studio approfondito dei contributi che un determinato alimento riesce ad apportare all’interno del nostro organismo.
L’alimentazione è complementare alla nutrizione, infatti, conoscendo nello specifico come sono costituiti i vari alimenti, saremo in grado di alimentarci anche in modo corretto, basando la nostra alimentazione sul del cibo sano e nutriente.
Infatti, con il termine dieta ci si riferisce ad un tipo di alimentazione temporanea che si discosta un po’ dal tipo di alimentazione a cui siamo abituati nella nostra quotidianità. Mentre l’alimentazione implica sempre un cambiamento, ma che viene legato ad uno stile di vita non temporaneo. Quindi con la dieta, sfruttiamo un cambiamento forzato per cercare di portare a termine un obiettivo ben preciso come quello del dimagrimento e questo cambiamento si serve per l’appunto dell’alimentazione quotidiana, mentre con il regime alimentare ci si riferisce ad un cambiamento che può anche portare ad un certo cambiamento fisico, ma che ha come obiettivo primario, lo sviluppo di un’educazione alimentare da mantenere tutta la vita. Tuttavia tale standard comportamentale diviene complesso da perseguire. Il tempo disponibile, l’età e alcune patologie possono ostacolare non poco il raggiungimento dell’ideale di stile di vita sano di cui stiamo parlando. Inoltre, abitudini alimentari consumistiche che hanno effetto positivo più sullo spirito che sul corpo e la stessa qualità degli alimenti, che il commercio globale e le abitudini alimentari (la spremuta d’arancia a giugno, l’ananas che fa dimagrire e la banana che ha il potassio), complicano le cose. Le qualità, la disponibilità e l’ampiezza di offerta di micronutrienti sono oggi molto inferiori rispetto a quanto sarebbe desiderabile, e necessario al nostro corpo. Il nostro corpo fonda il suo funzionamento su una serie infinita di oligoelementi e micronutrienti, che vanno dalla minima complessità di alcuni ioni e sali, alla complessa armonia della struttura proteica degli aminoacidi utilizzati nella sintesi proteica. Se è vero che i micronutrienti (integratori) sono essenziali alla nostra vita e salute; Se è vero che il loro corretto uso può ritardare o in alcuni casi impedire la transizione da salute a salute mantenuta attraverso l’utilizzo di farmaci, è altrettanto vero che un integratore non fa miracoli. Esso si limita a mettere a disposizione dell’organismo, ipoteticamente in un momento di bisogno, ciò di cui l’organismo necessita. Immaginate di essere a metà di una maratona nel deserto e ricevere una bottiglia d’acqua fresca. Quell’acqua vi disseterà, e molto probabilmente vi salverà la vita in quel frangente, ma terminata la bevuta non vi sarete trasformati in Superman o Wonder Woman.
