La Pro Loco Biancospino – A colloquio con Fabrizio Bazzucchi

di Luca Fazi –

Nuovo appuntamento dedicato al mondo delle Pro Loco e delle frazioni. La terza tappa del nostro viaggio raggiunge uno dei quartieri più popolosi della città e il suo nome non può che richiamare alla memoria, giocoforza, il nostro amato compatrono Beato Angelo: ovviamente mi riferisco al Biancospino! Sebbene sia di recente sviluppo edilizio, la storia antica del suo territorio si lega indissolubilmente con quella della città e la propria origine: in queste zone, infatti, è sorta la prima Gualdo. In seguito all’abbandono dell’abitato romano, alcuni monaci si stabilirono qui ed eressero una chiesa che, con il trascorrere del tempo, acquisì sempre più rilevanza e influenza sino a divenire una potente abbazia; dedicata infine a San Benedetto e nota come “vecchia” per distinguerla dalla cattedrale di piazza Martiri, di fatto fu la prima della città. Tornando ai giorni nostri, l’attuale Pro Loco Biancospino (negli anni Ottanta conosciuta come Comitato di quartiere Biancospino) nasce nel 2002 e il suo moderno Cva risulta, anche grazie all’impegno dei tanti volontari, tra i più apprezzati del comprensorio. La Festa di quartiere annuale, dopo anni complicati dovuti soprattutto all’avvento del covid, è tornata in calendario nel 2024 registrando subito una notevole presenza di pubblico. In questo 2025 l’obiettivo sarà certamente quello di bissare il risultato con il nuovo evento in programma dal 10 al 13 luglio. Di investimenti, progetti, problematiche e tanti altri temi attinenti al quartiere, ne abbiamo parlato con Fabrizio Bazzucchi (nella foto qui a destra), presidente della Pro Loco Biancospino.

Partiamo proprio dalla Festa: cosa dobbiamo aspettarci? Ci saranno delle novità?

“Di certo non mancheranno buon cibo e divertimento, con un format che ricalcherà in larga parte quello dello scorso anno. Ci dispiace soltanto che si sovrapponga con Caprara ma d’altronde le sagre, a differenza dei fine settimana, sono molte e quindi la concomitanza è inevitabile. Per questo 2025 avremo ben quattro serate danzanti e ovviamente gli stand gastronomici saranno sempre aperti. L’immancabile liscio animerà il giovedì, il sabato e la domenica, mentre il venerdì è stato pensato per coinvolgere anche i più giovani con la musica di Andrea Fiorentini e dj Mattia Minelli. Abbiamo cercato di accontentare tutti, con l’obiettivo primario di offrire piacevoli momenti di svago in cui mangiar bene. Vogliamo che la gente si diverta e che possa trascorrere in serenità tutte e quattro le serate. Non guasta mai, soprattutto in questi tempi complicati”.

Vi aspettavate il successo del 2024 dopo tanti anni di assenza?

“Diamo sempre l’anima per organizzare al meglio delle nostre possibilità, ma il risultato non è scontato e lo vedi solo al termine delle serate. C’è da dire che la Festa del quartiere Biancospino è da tempo conosciuta anche fuori Gualdo e in alcuni comuni marchigiani, come ad esempio Fabriano. Dopo essere stati fermi per tanti anni non puoi avere certezze, ad ogni modo partivamo da ottime basi”.

Il volontariato è l’essenza di ogni Pro Loco: potete contare su molti aiutanti?

“Direi proprio di sì, sia per quantità che qualità. Ringrazio infatti tutti gli attivisti della Pro Loco che dedicano il loro tempo per il bene del quartiere, sacrificandolo ai vari impegni personali. Numericamente ci siamo e, per quanto concerne la Festa, possiamo fare affidamento su quasi cinquanta giovanissimi che, di fatto, rappresentano l’avvenire. Per questo vogliamo coinvolgerli al di là della Festa, anche attraverso attività e progetti che li vedano protagonisti”.

Quali sono i maggiori investimenti che avete sostenuto negli anni?

“Ci siamo fatti carico delle spese inerenti al nuovo impianto di illuminazione della piastra polivalente, per un costo luglio 2025 17

complessivo di quasi 15 mila euro. Altro denaro è stato impiegato per strutturare il parco giochi destinato ai più piccoli. Quasi tutte le attrazioni presenti sono state acquistate dalla Pro Loco Biancospino per poi essere donate, com’è giusto che sia, all’amministrazione comunale. Importanti investimenti sono stati fatti anche per ultimare e migliorare la struttura comunale del nostro Cva che rappresenta, senza tema di smentita, un fiore all’occhiello per il quartiere. Ciò che si ricava dagli eventi è stato investito unicamente per la nostra zona e siamo davvero orgogliosi di quello che abbiamo realizzato negli anni. Del resto è l’essenza della Pro Loco, come da statuto, ed è stato sempre il principio che ha mosso l’operato di tutti i presidenti”.

In precedenza hai nominato la piastra: tornerà ad essere finalmente uno spazio per far giocare i ragazzi?

“Assolutamente sì, anche perché il nostro pensiero è sempre rivolto ai giovani. I recenti e importanti interventi comunali di sistemazione, d’altronde, ci hanno riconsegnato uno spazio che merita e che va pertanto sfruttato al meglio. È nostra intenzione ricollocare almeno le porte da calcetto e poi vedremo se sarà possibile inserire ulteriori strutture per altri sport. Passata la Festa vedremo come muoverci anche in base alle disponibilità economiche. Gli attuali fari a ioduri metallici, per esempio, hanno un consumo elevato che ci costringono a ridurre le accensioni serali. Cercheremo, quindi, di sostituirli il prima possibile in modo tale da risparmiare in bolletta e poter così illuminare per un tempo maggiore, sempre senza sprechi”.

Quali sono le altre attività svolte dalla Pro Loco? C’è qualche progetto in cantiere?

“Tra i momenti conviviali, utili a riunire le tante anime del quartiere, uno degli appuntamenti più partecipati è indubbiamente il pranzo della polenta che organizziamo due volte l’anno. La gente è talmente entusiasta dell’evento che, spesso e volentieri, ci sollecita ad anticipare le date. La Pro Loco, in ogni caso, non è solo la Festa o le cene sociali ed è per questo che vogliamo sviluppare anche altre idee, tra cui un progetto culturale. Non riguarderà questo 2025 e quindi appare sicuramente prematuro parlarne ora, ma dal prossimo anno proveremo a concretizzarlo. Inoltre mi preme ricordare il saggio di pattinaggio, a cura di Erika De Canonico della Janus Roller di Fabriano, che si è svolto il 28 giugno presso la nostra piastra polivalente e che abbiamo ospitato per il secondo anno consecutivo. Erika ci ha chiesto la disponibilità e ne siamo felici… Non ci tiriamo indietro quando si parla di giovani e di sport”.

Quali problematiche riscontrate a livello di Pro Loco?

“In linea generale non ce ne sono molte, se non quelle che accomunano tutte. Ponderando con cura le varie situazioni affrontate, siamo riusciti a ottenere sempre un qualcosa di positivo per il quartiere. Gestire una Pro Loco non è affatto semplice e chi sta all’interno conosce benissimo gli innumerevoli aspetti cui bisogna prestare attenzione. La gestione economica è fondamentale ed è per questo che siamo rimasti sempre con i piedi per terra, senza mai spingerci in cifre spropositate o affrontare spese folli per gli ingaggi dei gruppi. Quando assicuriamo buon cibo, musica e divertimento, per noi l’obiettivo è ampiamente raggiunto. Dobbiamo gestire la Pro Loco come un padre di famiglia… Le esagerazioni non faranno mai parte del nostro operato”.

E invece, come quartiere, quali sono i maggiori disagi?

“Non ce ne sono molti, anche perché il quartiere è oggettivamente tra i più belli di Gualdo. È chiaro che i lavori per il rifacimento dell’acquedotto, a carico di Umbra Acque, hanno compromesso lo stato del manto stradale che già non godeva di condizioni ottimali… Per fortuna saranno ultimati a breve. Riteniamo poi che ci sia un problema più urgente, ossia quello della circolazione legata all’eccessiva velocità di alcuni mezzi lungo via del Biancospino. Ci sono diverse attività commerciali e le persone, soprattutto durante l’estate, amano giustamente passeggiare per le strade. Grazie a Dio la maggior parte degli automobilisti rispetta le regole, ma non sono poi così isolati i casi in cui i guidatori sfrecciano lungo la via. Il nostro quartiere, come del resto Cartiere e Caselle, presenta delle strade strette con muretti a ridosso dell’asfalto e le macchine, rispetto al passato, non sono raddoppiate bensì quadruplicate. Se poi certi tratti si affrontano a tutta la velocità, i pericoli aumentano drasticamente. Non appena termineranno i lavori menzionati in precedenza, quindi con il catrame sistemato nei vari punti, inoltreremo immediatamente come Pro Loco la richiesta per l’installazione dei dossi di rallentamento o di altre risorse utili per fronteggiare la situazione. Abbiamo già avviato i contatti con gli organi preposti, ricevendo la massima disponibilità”.

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