I centro giorni del Donatore di sangue – Iniziativa dell’AVIS Gualdo Tadino

di Luca Fazi –

Ci sono iniziative che sin dagli esordi balzano all’occhio, ac­carezzando prontamente il cuore, per la bellezza dell’origi­nalità e per la forza di un messaggio intenso quanto vitale. Il progetto è stato ribattezzato “I 100 Giorni del Donatore” e ha preso il via ufficiale sabato 21 giugno nel corso della rinomata “Cena dei 100 Giorni, l’appuntamento estivo che di fatto inaugu­ra l’avvicinamento alla prossima edizione dei Giochi de le Porte. L’Avis Comunale di Gualdo Tadino e l’Ente Giochi, associazioni atti­ve in ambiti diversi ma da sem­pre accomunate nell’operare per il bene della comunità, si sono unite per dar vita ad una “gara del dono” rivolta all’intera popo­lazione. Come? Semplicemente donando il sangue! La stessa par­tecipazione, dunque, rappresenta di per sé la più nobile delle vitto­rie. Ogni donatore, dopo aver di­chiarato la Porta di appartenenza, contribuirà alla stessa con 1 pun­to per ogni donazione effettuata, con 2 punti in caso di nuovi iscritti (e relativa visita al centro prelie­vi) e con 3 punti per ogni nuova iscrizione seguita da donazione. La “sfida” solidale terminerà l’ul­timo weekend settembrino con la premiazione della Porta in vetta alla classifica. “Abbiamo avviato questa collaborazione con l’Ente Giochi” ha spiegato Maurizio Brunetti, presidente di Avis Gualdo Tadino “per promuovere nel territorio la cultura della solidarietà e del dono. Con l’obiettivo di coinvolgere la comunità, soprat­tutto i giovani, questa nuova unione rafforza i legami sociali e la memoria collettiva della nostra città, andando oltre la semplice raccolta di sangue. Invitiamo tutti a partecipare con entusiasmo perché ogni gesto, anche piccolo, può davvero fare la differenza. Dopo il lancio della “sfida solidale tra le Porte” sono già arrivate molte adesioni e questo rappresenta un motivo di forte soddi­sfazione, quanto di riflessione, non solo per noi ma per l’intera collettività”. La classifica della meritevole iniziativa verrà diramata ogni quindici giorni, oltre alle giornate di aggiornamento legate agli eventi speciali come la Camminata Avisina (20 luglio), la Festa del Donatore (24 agosto), la presentazione del Palio (14 settem­bre) e il Pranzo del Portaiolo (21 settembre). I progetti attuati dal direttivo avisino non si fermano qui. Lo scorso 14 giugno, infat­ti, durante la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, è stata stretta una collaborazione con i medici di base. “Questi profes­sionisti vivono la collettività mediante il confronto quotidiano con i propri mu­tuati” prosegue il presidente Brunetti “e possono veicolare messaggi fonda­mentali per sensibilizzare e avvicinare le persone alla nostra associazione. In un primo momento abbiamo presen­tato il progetto alla coordinatrice, la dott.ssa Bucari, per poi incontrare tut­ti i medici al fine di illustrare le nostre proposte. Da parte loro c’è stata subito una forte disponibilità per proseguire insieme questo percorso”. La Comuna­le, nella stessa giornata del 14 giugno, ha donato all’Atletica Tarsina l’intero ricavato ottenuto dal torneo di bur­raco, l’evento benefico organizzato lo scorso maggio presso il Cva di Rigali. “La Tarsina è un autentico esempio di inclusione sociale,” ha continuato Bru­netti “come abbiamo avuto modo di apprezzare durante il loro evento de­nominato ‘Sport? Sì, grazie!’ capace di offrire momenti di svago anche a tanti bambini dalle diverse problematiche. Con il costante impegno per i giovani e questa pregevole attenzione estesa verso tutti, rappresenta il nostro ideale di associazione”. L’Avis ha fatto parte anche del re­cente viaggio in Francia relativo al gemellaggio tra Gualdo Tadino e Audun-le-Tiche che si è rinnovato per la quarantaseiesima volta. “Riteniamo importante rilanciare questo legame” conclude Mau­rizio Brunetti “valorizzando i rapporti storici e profondi che ci uni­scono. Tutto ciò rappresenta un’opportunità preziosa di confronto e scambio con un’associazione estera, ma anche un dialogo con la nostra storia, con i nostri parenti lontani e con delle persone che in passato ci hanno aiutato, verso cui è doveroso mantenere attenzione e rispetto”.

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