di Riccardo Serroni –
Nel Consiglio Comunale di Giovedi 19 giugno, sono stati approvati all’unanimità due punti importanti: l’istituzione del Garante comunale per i diritti delle persone con disabilità e l’istituzione della Consulta Giovanile.
Il Garante per la disabilità
La figura del garante comunale per i diritti delle persone con disabilità è per la prima volta attivata in un comune umbro e dovrà rappresentare un punto di riferimento sia per la cittadinanza che per il personale interno all’ente, una figura di esperienza e competenza capace di rappresentare al meglio le istanze delle persone con disabilità, ascoltando le loro esigenze ed attenzionandole nelle modalità e nelle forme legittimate dal regolamento comunale e dalle normative nazionali. Il Garante, figura autonoma e indipendente, avrà il compito di tutelare i diritti delle persone con disabilità, segnalare criticità nei servizi, collaborare con enti e uffici comunali, monitorare l’attuazione del PEBA (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) e contribuire alla promozione di una cultura inclusiva. La figura opererà a titolo di volontario e sarà selezionata tramite avviso pubblico, sulla base di competenze certificate e comprovata esperienza.
La Consulta Giovanile
La Consulta Giovanile si qualifica come un organo consultivo di partecipazione molto importante e qualificante per tutta la città, uno spazio di discussione, studio, approfondimento e valorizzazione di tutto il patrimonio legato al mondo giovanile che vedrà gli stessi ragazzi impegnarsi per realizzare proprie idee, proposte e progettualità.
Nelle intenzioni dell’amministrazione- spiega l’assessore Gabriele Bazzucchi- sarà un organismo consultivo e apartitico rivolto ai giovani tra i 14 e i 25 anni, con la finalità di promuovere la partecipazione attiva alla vita pubblica e la cittadinanza attiva. La Consulta potrà esprimere pareri, proporre progetti e iniziative, collaborare con l’Amministrazione, promuovere dibattiti e costituire gruppi di lavoro su tematiche di interesse giovanile. L’adesione sarà libera e gratuita, e avverrà attraverso modulistica disponibile sul sito del Comune.
“Queste due istituzioni – ha commentato il Sindaco, Massimiliano Presciutti – rappresentano un segnale concreto di attenzione e apertura verso due ambiti cruciali: i diritti delle persone con disabilità e la partecipazione dei giovani”
L’opposizione incalza
A pochi giorni di distanza dall’approvazione del punto, l’opposizione (Rifare Gualdo e Forza Italia) ha già presentato il conto facendo riferimento ad una interpellanza dell’anno scorso. Questa, in sintesi, l’interpellanza: “Anche quest’anno molti bambini con disabilità sono rimasti a casa, senza un servizio estivo adeguato. Non basta sventolare i principi dell’inclusione: servono risposte pratiche, investimenti veri, capacità di ascolto e progettazione condivisa. La copertura di 6 ore settimanali è insufficiente. Ci sono genitori che ogni anno devono lottare da soli per ottenere il diritto basilare di far vivere ai propri figli un’estate dignitosa”.
Necessità di risorse certe
per progetti realizzabili
Il tema sollevato è cruciale e riguarda sia il Garante che la Consulta giovanile. In entrambi gli ambiti, affinché le istituzioni non avviino fasi progettuali che risultino come fumo negli occhi, occorre la disponibilità istituzionale a risolvere le problematiche evidenziate e ad attuare i progetti suggeriti. E per fare ciò occorrono le risorse.
Un esempio, tanto per renderci conto dell’argomento di cui stiamo parlando, sono stati in passato i consigli comunali dei ragazzi, istituiti in diversi comuni. Tanto entusiasmo inizialmente, tanta enfasi, ma al momento di realizzare un progetto pensato dai ragazzi lo stop. Per un motivo o per l’altro non si veniva a capo di niente. Con la conseguenza che per i ragazzi, anziché un’esperienza positiva e costruttiva, è risultata il più delle volte una grande delusione nei confronti della politica e dell’istituzione.
Non sappiamo come il tutto verrà declinato ma di fronte ad una richiesta che in partenza appare non realizzabile è meglio spiegarlo subito ed indirizzare verso altri obiettivi piuttosto che illudere inutilmente rimandando alle calende greche ciò che non si concretizzserà mai.
Eppoi c’è la gestione delle risorse e qui entrano in ballo le scelte politiche che ogni amministrazione ha il diritto di fare per risponderne, poi, al suo elettorato.
